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Leader: la leziona di branding e fiducia di Adobe
Leader: la leziona di branding e fiducia di Adobe
30 giu 2025

Come si comporta un leader indiscusso? Non ha bisogno di urlare per farsi notare. Non insegue ogni nuova moda per dimostrare di essere rilevante. Un vero leader agisce con calma, sicurezza e una chiarezza che spazza via ogni dubbio.
Questo è esattamente ciò che ha fatto Adobe con il suo recente, geniale rebrand. Un'operazione chirurgica, sviluppata con l'agenzia Mother Design, che non è una "rinfrescata", ma una potente riaffermazione di dominio. Analizziamola a livello tecnico.

Il problema: un regno potente, ma con troppe bandiere
Prima del rebrand, Adobe era già il re della creatività digitale. Tuttavia, il suo regno visivo era diventato complesso e frammentato. Un ecosistema vastissimo di prodotti (Creative Cloud, Experience Cloud, etc.) aveva portato a un'identità funzionale ma disunita. Il logo istituzionale, la "A" nel quadrato rosso, conviveva con decine di altre icone.

Mancava un linguaggio unico e potente che dicesse al mondo: "tutto questo, per quanto diverso, è inequivocabilmente Adobe". Era il momento di riallineare l'immagine alla statura del brand.
L'arsenale del re: gli strumenti tecnici del rebrand
La nuova identità di Adobe è una masterclass di semplificazione strategica. Ogni elemento è una scelta tecnica precisa che rinforza il posizionamento del brand.
1. Il Logo: dal contenitore al protagonista. La mossa più audace è stata ridefinire il logo. Si è passati dalla "A" iconica contenuta in un quadrato rosso al wordmark "Adobe" che diventa esso stesso il logo principale. Tecnicamente, è un passaggio da un icon mark a un wordmark primario. È un atto di fiducia assoluta: il brand dichiara che il suo nome è talmente forte da non aver bisogno di una cornice. La nuova "A" maiuscola, ora in positivo, è un omaggio diretto al logo originale del 1982, comunicando un'eredità solida e una leadership che non ha bisogno di artifici.


2. Il Colore: la riconquista del rosso. In un mondo tech dominato dai blu e dai gradienti multicolore, Adobe ha fatto una scelta controcorrente: ha raddoppiato sul suo colore più iconico. La nuova palette è rigorosamente incentrata su un Adobe Red rivitalizzato, più audace e vibrante, affiancato solo dal bianco e dal nero. Questa disciplina cromatica trasforma il rosso in un asset strategico potentissimo e "ownable" (riconoscibile come unicamente proprio). Comunica passione, creatività e audacia, rafforzando istantaneamente la riconoscibilità del brand.

3. La Tipografia: una voce unica per un ecosistema. Per unificare un'offerta così vasta, la coerenza tipografica è fondamentale. L'evoluzione del font proprietario verso Adobe Clean Display, sviluppato con la type foundry MCKL, è una scelta tecnica cruciale. Garantisce maggiore impatto e leggibilità su ogni punto di contatto, dal software al sito web. È la base tecnica che permette ad Adobe di parlare con una voce autorevole, chiara e omogenea ovunque.

Approfondimento: una strategia 'silenziosa' e un sistema intelligente
Il genio di questo rebrand non risiede solo negli elementi visivi, ma anche nel modo in cui sono stati implementati. Adobe ha adottato una strategia di lancio volutamente "silenziosa" e graduale. Niente grandi campagne pubblicitarie o annunci roboanti. Hanno lasciato che la coerenza e la forza del nuovo sistema parlassero da sole, implementandolo organicamente in tutto l'ecosistema digitale. Questa scelta riflette la natura stessa del cambiamento: un'evoluzione matura, non una rottura. È la mossa di chi non ha bisogno di convincere nessuno.

A livello pratico, per unificare visivamente la grande varietà di immagini e contenuti, è stato introdotto un elemento grafico tanto semplice quanto brillante: l'"Adobe lens". Si tratta di una cornice rossa, ispirata al logo, che viene utilizzata per contestualizzare e "marchiare" le immagini. Questo strumento permette di mantenere una forte presenza del brand in modo elegante e non invasivo, creando un filo rosso (letteralmente) che collega ogni esperienza visiva all'universo Adobe.

La lezione per le aziende leader (da Milano a Bergamo!)
Perché questo caso è così importante per un'impresa del nostro territorio? Perché la lezione di Adobe è universale. Quando un'azienda è leader nel suo settore, la sua comunicazione deve rifletterlo con sicurezza.

Un progetto di branding a Bergamo per un'impresa consolidata non deve necessariamente stravolgere tutto, ma può riaffermare la propria posizione con chiarezza e fiducia. La comunicazione di un brand a Bergamo in una fase di maturità deve essere un atto di consolidamento, non di sperimentazione incerta. Deve comunicare stabilità, affidabilità e un valore che non ha bisogno di essere urlato.
Conclusione Strategica
Il rebrand di Adobe non è una rivoluzione, è un'incoronazione. È l'atto con cui un leader mette ordine nel proprio regno, parla con una voce sola e guarda al futuro con la sicurezza che deriva da una storia di successo. Non ha reinventato se stesso, ha semplicemente ricordato a tutti chi è.
In BeBold, crediamo che il branding più forte sia quello che nasce da una strategia chiara e da una profonda consapevolezza del proprio ruolo sul mercato. Se anche tu senti che è il momento di consolidare la tua posizione e cerchi un'agenzia di comunicazione a Bergamo che sappia tradurre la tua leadership in un'identità visiva e verbale altrettanto forte, siamo qui per questo.
Contattaci. Costruiamo insieme un brand che parli il linguaggio della fiducia.
Fonti
UnderConsideration / Brand New - Analisi approfondita del nuovo logo e identità
Creative Boom - Articolo sul nuovo logo e branding "brilliantly self-assured"
Branding in Asia - Report sul refresh dell'identità via Mother Design
Mother Design - L'agenzia di branding responsabile del rebrand
Adobe Blog - Il blog ufficiale di Adobe per annunci e contesto
Come si comporta un leader indiscusso? Non ha bisogno di urlare per farsi notare. Non insegue ogni nuova moda per dimostrare di essere rilevante. Un vero leader agisce con calma, sicurezza e una chiarezza che spazza via ogni dubbio.
Questo è esattamente ciò che ha fatto Adobe con il suo recente, geniale rebrand. Un'operazione chirurgica, sviluppata con l'agenzia Mother Design, che non è una "rinfrescata", ma una potente riaffermazione di dominio. Analizziamola a livello tecnico.

Il problema: un regno potente, ma con troppe bandiere
Prima del rebrand, Adobe era già il re della creatività digitale. Tuttavia, il suo regno visivo era diventato complesso e frammentato. Un ecosistema vastissimo di prodotti (Creative Cloud, Experience Cloud, etc.) aveva portato a un'identità funzionale ma disunita. Il logo istituzionale, la "A" nel quadrato rosso, conviveva con decine di altre icone.

Mancava un linguaggio unico e potente che dicesse al mondo: "tutto questo, per quanto diverso, è inequivocabilmente Adobe". Era il momento di riallineare l'immagine alla statura del brand.
L'arsenale del re: gli strumenti tecnici del rebrand
La nuova identità di Adobe è una masterclass di semplificazione strategica. Ogni elemento è una scelta tecnica precisa che rinforza il posizionamento del brand.
1. Il Logo: dal contenitore al protagonista. La mossa più audace è stata ridefinire il logo. Si è passati dalla "A" iconica contenuta in un quadrato rosso al wordmark "Adobe" che diventa esso stesso il logo principale. Tecnicamente, è un passaggio da un icon mark a un wordmark primario. È un atto di fiducia assoluta: il brand dichiara che il suo nome è talmente forte da non aver bisogno di una cornice. La nuova "A" maiuscola, ora in positivo, è un omaggio diretto al logo originale del 1982, comunicando un'eredità solida e una leadership che non ha bisogno di artifici.


2. Il Colore: la riconquista del rosso. In un mondo tech dominato dai blu e dai gradienti multicolore, Adobe ha fatto una scelta controcorrente: ha raddoppiato sul suo colore più iconico. La nuova palette è rigorosamente incentrata su un Adobe Red rivitalizzato, più audace e vibrante, affiancato solo dal bianco e dal nero. Questa disciplina cromatica trasforma il rosso in un asset strategico potentissimo e "ownable" (riconoscibile come unicamente proprio). Comunica passione, creatività e audacia, rafforzando istantaneamente la riconoscibilità del brand.

3. La Tipografia: una voce unica per un ecosistema. Per unificare un'offerta così vasta, la coerenza tipografica è fondamentale. L'evoluzione del font proprietario verso Adobe Clean Display, sviluppato con la type foundry MCKL, è una scelta tecnica cruciale. Garantisce maggiore impatto e leggibilità su ogni punto di contatto, dal software al sito web. È la base tecnica che permette ad Adobe di parlare con una voce autorevole, chiara e omogenea ovunque.

Approfondimento: una strategia 'silenziosa' e un sistema intelligente
Il genio di questo rebrand non risiede solo negli elementi visivi, ma anche nel modo in cui sono stati implementati. Adobe ha adottato una strategia di lancio volutamente "silenziosa" e graduale. Niente grandi campagne pubblicitarie o annunci roboanti. Hanno lasciato che la coerenza e la forza del nuovo sistema parlassero da sole, implementandolo organicamente in tutto l'ecosistema digitale. Questa scelta riflette la natura stessa del cambiamento: un'evoluzione matura, non una rottura. È la mossa di chi non ha bisogno di convincere nessuno.

A livello pratico, per unificare visivamente la grande varietà di immagini e contenuti, è stato introdotto un elemento grafico tanto semplice quanto brillante: l'"Adobe lens". Si tratta di una cornice rossa, ispirata al logo, che viene utilizzata per contestualizzare e "marchiare" le immagini. Questo strumento permette di mantenere una forte presenza del brand in modo elegante e non invasivo, creando un filo rosso (letteralmente) che collega ogni esperienza visiva all'universo Adobe.

La lezione per le aziende leader (da Milano a Bergamo!)
Perché questo caso è così importante per un'impresa del nostro territorio? Perché la lezione di Adobe è universale. Quando un'azienda è leader nel suo settore, la sua comunicazione deve rifletterlo con sicurezza.

Un progetto di branding a Bergamo per un'impresa consolidata non deve necessariamente stravolgere tutto, ma può riaffermare la propria posizione con chiarezza e fiducia. La comunicazione di un brand a Bergamo in una fase di maturità deve essere un atto di consolidamento, non di sperimentazione incerta. Deve comunicare stabilità, affidabilità e un valore che non ha bisogno di essere urlato.
Conclusione Strategica
Il rebrand di Adobe non è una rivoluzione, è un'incoronazione. È l'atto con cui un leader mette ordine nel proprio regno, parla con una voce sola e guarda al futuro con la sicurezza che deriva da una storia di successo. Non ha reinventato se stesso, ha semplicemente ricordato a tutti chi è.
In BeBold, crediamo che il branding più forte sia quello che nasce da una strategia chiara e da una profonda consapevolezza del proprio ruolo sul mercato. Se anche tu senti che è il momento di consolidare la tua posizione e cerchi un'agenzia di comunicazione a Bergamo che sappia tradurre la tua leadership in un'identità visiva e verbale altrettanto forte, siamo qui per questo.
Contattaci. Costruiamo insieme un brand che parli il linguaggio della fiducia.
Fonti
UnderConsideration / Brand New - Analisi approfondita del nuovo logo e identità
Creative Boom - Articolo sul nuovo logo e branding "brilliantly self-assured"
Branding in Asia - Report sul refresh dell'identità via Mother Design
Mother Design - L'agenzia di branding responsabile del rebrand
Adobe Blog - Il blog ufficiale di Adobe per annunci e contesto